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MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN


Esperti per la gestione delle crisi e la cooperazione post conflitto


Durata e struttura

Durata: 1 anno
Frequenza: Weekend alterni (sabato e domenica)
Crediti: 60 CFU
Modalità: Blended

Obiettivi Formativi

Lo scenario presente e futuro in cui sono chiamate ad operare le istituzioni, la PA italiana, il settore associativo ed imprenditoriale privato è caratterizzato da forti elementi di crisi, che interessano soprattutto tre ambiti:

  • • Politico e geostrategico, con le guerre in corso e i loro effetti su economia, sicurezza e vivibilità del paese
  • • Climatico, con le emergenze ambientali ed ecologiche, le sfide energetiche, gli assetti naturali ed idrogeologici e le relative conseguenze sulla sostenibilità socioeconomica generale
  • • Sanitario, con le emergenze pandemiche
  • Con la consapevolezza che non è possibile risolvere tutto in tempi brevi, risulta crescente l’esigenza di prepararsi alla gestione di questo possibile quadro di crisi strutturale. È necessario pertanto, per molti versi, “adattarsi” al nuovo panorama generale, operando per la sua trasformazione e per la mitigazione degli aspetti più gravi e impattanti.



    A tale scopo, la Pubblica Amministrazione italiana potrà sfruttare la coincidenza della normale alternanza dei periodi di programmazione e attuazione settennali dei Fondi Strutturali e la programmazione e attuazione degli interventi, che saranno previsti nell’ambito del Recovery Fund, “Next Generation Italia”.



    Si tratta di due strumenti strategici che richiederanno alla PA italiana percorsi amministrativi diversi e che imporranno uno sforzo importante nelle attività di programmazione, gestione, sorveglianza, rendicontazione e, probabilmente, anche delle innovazioni organizzative.



    Per non perdere questa importante occasione, occorre individuare le capacità e competenze necessarie per affrontare la programmazione, progettazione, indirizzo e coordinamento dei Fondi stessi, avendo a target quelle aree di urgenza che lo stesso PNRR indica, tra le quali quelle delle crisi prima individuate.



    Destinatari e Sbocchi Professionali

    Il master intende formare professionisti esperti in Crisis Management, in grado di stimolare la capacità di interpretazione di segnali e linguaggi diversi, promuovere la flessibilità necessaria per affrontare eventi e fenomeni inattesi o troppo rapidi per essere programmati, curare la leadership utile al coordinamento di gruppi di lavoro e task-force, perfezionare il metodo e le tecniche necessarie a progettare per acquisire, controllare, rendicontare i Fondi possibili.



    Tra i possibili destinatari del master ci sono i funzionari dello Stato, funzionari dei ministri, forze armate, forze di polizia, operatori delle infrastrutture critiche (telecomunicazioni, reti finanziarie, infrastrutture energetiche, trasporti), operatori finanziari, studiosi e analisti di geopolitica, geoeconomia e geostrategia, operatori della sicurezza, ricercatori e studiosi del mondo universitario, operatori di ONG, operatori di Cooperazione e Sviluppo



    Ammissione

    I candidati al Master, per essere ammessi, devono essere in possesso di Laurea Specialistica, di Laurea Magistrale e/o di Laurea Vecchio Ordinamento, conseguita in una Università degli studi della Repubblica Italiana o altro Istituto Superiore equiparato, o di altro titolo equivalente conseguito presso altra Università, anche straniera, a condizione che il medesimo sia legalmente riconosciuto in Italia. I candidati con titolo accademico conseguito all’estero dovranno essere in possesso della dichiarazione di valore del titolo conseguito, rilasciata dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese in cui hanno conseguito il titolo. I requisiti devono essere posseduti e dimostrati alla data di scadenza del bando di Ateneo, pena la non ammissione alla prova di selezione del Master.

    Programma:

    • Analisi dei problemi; linee di intervento e normative; competenze professionali necessarie; organizzazioni competenti da avere a riferimento

    • La crisi ambientale e i cambiamenti climatici

    • Risorse energetiche e riconversione ecologica

    • Le crisi idriche tra scarsità, conflitti d’uso, rischi di guerra

    • Cyberspazio, sicurezza nazionale e competizione internazionale

    • Conflitti e crisi umanitarie

    • Scenario geo-politico; Organizzazioni e regole internazionali, europee, nazionali – Finanziamenti e fondi a disposizione

    • Come si prepara un progetto: Project Cycle Management + Esercitazioni

    • Come si fa un Piano strategico di sviluppo locale + Esercitazioni

    • Rispondere ai Bandi, compilare schede, rendicontare + Esercitazioni

    • Organizzazioni e regole internazionali, europee, nazionali – Finanziamenti e fondi a disposizione

    • Come si agisce per la Protezione civile e le crisi ambientali + Esercitazioni

    • L’intervento per le crisi pandemiche +Esercitazioni

    • L’organizzazione di eventi complessi + Esercitazioni

    • I principi, le regole, le diverse caratteristiche di comportamento

    • Prepararsi ad un negoziato nell’ambito di una crisi internazionale + Esercitazioni

    • Prepararsi a un negoziato per la risoluzione di una emergenza ecologica – ambientale + Esercitazioni

    • HEAT – Comportamenti in aree di crisi

    • Lavorare in fasi di crisi in Ambasciata – Come funziona l’Unità di Crisi della Farnesina

    • Come funziona la Protezione civile italiana

    • L’organizzazione e le politiche Europee per la gestione delle crisi


    Alla fine di ogni Unit è prevista una verifica relativa agli argomenti trattati. Il voto (espresso in trentesimi) costituirà parte integrante della media del voto finale di conseguimento del Master.


    Project Work finale

    Ciascun partecipante al Master è chiamato ad elaborare un Project Work formativo professionalizzante coerente con i temi trattati dal corso. È parte integrante dell’attività didattica del Master, è oggetto di valutazione e attribuisce n.15 crediti formativi universitari (CFU). Il progetto finale ha lo scopo di proporre una o più soluzioni innovative e/o migliorative attraverso l’approfondimento di variabili di contesto, processi e modelli applicativi. Può prevedere, infatti, sia l’innovazione di un’attività, sia l’impostazione o il cambiamento di una struttura organizzativa, o ancora il miglioramento di una nuova procedura operativa o lo sviluppo di un nuovo processo. Il PW può essere individuale o di gruppo: in quest’ultimo caso l’apporto individuale sarà oggetto di valutazione specifica.


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