Il Master per Esperti in Gestione delle Crisi e Cooperazione post-conflitto forma professionisti esperti nel gestire crisi complesse e promuovere la cooperazione dopo i conflitti armati. Aiuta a sviluppare competenze fondamentali nel Crisis Management e nell'adattamento alle trasformazioni sociali ed economiche, con un focus sui Fondi Strutturali e sul Recovery Fund "Next Generation Italia".

SEDE

Roma

LINGUA

Italiano

FREQUENZA

weekend alterni

FRUIZIONE

In presenza

DURATA

1 anno

CREDITI

60

Esperti per la Gestione delle Crisi e la Cooperazione post-conflitto

L’obiettivo principale del Master per Esperti per la Gestione delle Crisi e la Cooperazione post-conflitto è quello di formare professionisti esperti nelle tecniche e normative attualmente in atto nel delicato ambito della gestione delle crisi.

I numerosi e drammatici conflitti in corso possono avere effetti diretti sul paese per quanto riguarda sicurezza, vivibilità ed economia, risulta pertanto crescente la necessità di poter contare su professionisti che sappiano gestire crisi di questo tipo e adattarsi al nuovo assetto generale operando per la sua trasformazione e per la mitigazione di conseguenze più gravi e impattanti.

La programmazione e attuazione settennali dei Fondi Strutturali e degli interventi previsti nell’ambito del Recovery Fund, “Next Generation Italia” rappresentano una importante opportunità per il nostro paese, che però richiedono alla PA percorsi amministrativi diversi e probabilmente anche innovazioni amministrative e organizzative.

Ci sarà dunque bisogno di figure preparate al Crisis Management, che possiedano la flessibilità necessaria ad affrontare fenomeni inattesi e troppo rapidi per essere programmati, che siano in grado di coordinare gruppi di lavoro e task-force oltre a conoscere le tecniche necessarie per portare a termine progetti finalizzati ad acquisire, controllare e rendicontare i fondi disponibili.

A conclusione del corso i partecipanti sono tenuti ad elaborare un Project Work formativo e professionalizzante, coerente con i temi trattati dal Master che è parte integrante dell’attività didattica, è oggetto di valutazione e attribuisce 15 CFU. Può essere individuale o di gruppo e in quest’ultimo caso l’apporto individuale sarà oggetto di valutazione specifica.

Destinatari

  • Funzionari dello Stato
  • Funzionari dei Ministri
  • Forze Armate
  • Forze di Polizia
  • Operatori delle Infrastrutture Critiche
  • Operatori Finanziari
  • Studiosi e Analisti di Geopolitica, Geoeconomia e Geostrategia
  • Operatori della Sicurezza
  • Ricercatori e Studiosi del Mondo Universitario
  • Operatori di ONG
  • Operatori di Cooperazione e Sviluppo

Sbocchi Occupazionali

L’esperienza del Master in Esperti per la Gestione delle Crisi e la Cooperazione post-conflitto, combinata con i pregressi titoli di studio, apre a numerose possibilità occupazionali che includono impieghi nella Pubblica Amministrazione, in istituzioni pubbliche e private, nell’ambito di strutture amministrative e forze armate in diversi ambiti, quali:

  • Politico e Geostrategico
  • Cambiamenti climatici, emergenze ambientali, sfide energetiche
  • Sanitario

Ammissione

Requisito minimo per l’ammissione al Master è il possesso da parte del candidato di Laurea Triennale, Specialistica, Magistrale e/o Laurea Vecchio Ordinamento, conseguita in Italia. Chi ha un titolo accademico estero dovrà esibire anche la dichiarazione di valore del titolo, rilasciata in loco dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane.

Programma

Il Master in Esperti per la Gestione delle Crisi e la Cooperazione post-conflitto propone un percorso formativo innovativo che forma professionisti esperti nel gestire crisi complesse e promuovere la cooperazione dopo i conflitti armati.

Il quadro per operare nelle crisi globali/Linee di indirizzo - 50 ore

  • La crisi ambientale e i cambiamenti climatici (10 ore)
  • Risorse energetiche e riconversione ecologica (10 ore)
  • Le crisi idriche tra scarsità, conflitti d’uso, rischi di guerra (10 ore)
  • Cyberspazio, sicurezza nazionale e competizione internazionale (10 ore)
  • Conflitti e crisi umanitarie (10 ore)

Programmi e progetti di sviluppo nelle aree di crisi e post-conflitto - 100 ore

  • Scenario geo-politico; Organizzazioni e regole internazionali, europee, nazionali – Finanziamenti e fondi a disposizione (10 ore)
  • Come si prepara un progetto: Project Cycle Management + Esercitazioni (40 ore)
  • Come si fa un Piano strategico di sviluppo locale + Esercitazioni (25 ore)
  • Rispondere ai Bandi, compilare schede, rendicontare + Esercitazioni (25 ore)

Politiche e azioni per l’emergenza e la sicurezza, Security – Safety - 100 ore

  • Organizzazioni e regole internazionali, europee, nazionali – Finanziamenti e fondi a disposizione (10 ore)
  • Come si agisce per la Protezione civile e le crisi ambientali + Esercitazioni (30 ore)
  • L’intervento per le crisi pandemiche +Esercitazioni (30 ore)
  • L’organizzazione di eventi complessi + Esercitazioni (30 ore)

Linee guida e pratica della negoziazione - 50 ore

  • I principi, le regole, le diverse caratteristiche di comportamento (10 ore)
  • Prepararsi ad un negoziato nell’ambito di una crisi internazionale + Esercitazioni (15 ore)
  • Prepararsi a un negoziato per la risoluzione di una emergenza ecologica – ambientale + Esercitazioni (15 ore)

Attività laboratoriali di approfondimento - 60 ORE

  • HEAT – Comportamenti in aree di crisi (30 ore)
  • Lavorare in fasi di crisi in Ambasciata – Come funziona l’Unità di Crisi della Farnesina (10 ore)
  • Come funziona la Protezione civile italiana (10 ore)
  • L’organizzazione e le politiche Europee per la gestione delle crisi (10 ore)

Project Work - 15 CFU

Ciascun partecipante al Master è chiamato ad elaborare un Project Work formativo professionalizzante coerente con i temi trattati dal corso. È parte integrante dell’attività didattica del Master, è oggetto di valutazione e attribuisce n.15 crediti formativi universitari (CFU). Il progetto finale ha lo scopo di proporre una o più soluzioni innovative e/o migliorative attraverso l’approfondimento di variabili di contesto, processi e modelli applicativi. Può prevedere, infatti, sia l’innovazione di un’attività, sia l’impostazione o il cambiamento di una struttura organizzativa, o ancora il miglioramento di una nuova procedura operativa o lo sviluppo di un nuovo processo. Il PW può essere individuale o di gruppo: in quest’ultimo caso l’apporto individuale sarà oggetto di valutazione specifica.

Alla fine di ogni Unit è prevista una verifica relativa agli argomenti trattati. Il voto (espresso in trentesimi) costituirà parte integrante della media del voto finale di conseguimento del Master.

Presidente

Francesco Paolo Tronca

Prefetto e Uomo delle istituzioni, si è sempre occupato di importanti questioni tra cui la lotta alla criminalità organizzata e la Protezione Civile.

Avvocato Cassazionista iscritto all’Ordine di Milano con Studio a Milano, è Professore straordinario di Diritto pubblico e Accademico Pontificio presso l’Accademia Pontificia Mariana Internazionale e, dal 2017, Presidente della Fondazione Biblioteca Europea (BEIC).
Ha maturato grandi esperienze nell’ambito del diritto dell’emergenza, nei principali settori industriali, commerciali e sanitari e delle opere pubbliche con particolare riferimento ai contratti pubblici, alle problematiche relative all’anticorruzione e ai provvedimenti antimafia, nel diritto della pubblica amministrazione, dei rapporti con il personale e gestione di criticità aziendali nonché delle intermediazioni sindacali.

Direttore scientifico

Maurizio Zandri

In qualità di Direttore Generale di Sudgest e SudgestAid, dal 2000 coordina numerosi progetti di alta formazione, soprattutto nel settore idrico e ambientale, e di accompagnamento allo sviluppo locale.

Lavora a Castelvolturno, Gioia Tauro, Corleone, Monreale, S. Giuseppe Iato, Lula e altri centri, per progetti di formazione, recupero della legalità e per la gestione di beni confiscati alle mafie. Dal 2004 la sua attività si concentra particolarmente all’estero dove, con SudgestAid e per conto del Ministero degli Esteri e di altre organizzazioni internazionali, realizza progetti di assistenza e formazione nelle Aree di Crisi e post conflitto: Iraq, Afghanistan, Libano, Yemen, Libia, Tunisia.